LOCOMOTIVA FS – P7

Nell'articolo di oggi parleremo di un altro pezzo di storia targato Officine Meccaniche Reggiane collocato all'interno del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Si tratta della Locomotiva F.S. - P.7.

 

SCARTAMENTO

Prima di entrare nel dettaglio è necessaria una piccola premessa relativa allo standard odierno di posa dei binari ferroviari. Negli anni, come in tanti altri settori, si è raggiunto uno standard specifico relativo alla distanza che i binari ferroviari devono avere per essere conformi. Questa distanza tra le facce interne delle due rotaie, che in termini tecnici è indicata con il termine scartamento, è di 1435 mm per il Continente Europeo, e fu definita dai tecnici inglesi durante la costruzione delle prime linee in Gran Bretagna negli anni 20' dell'ottocento.

La Locomotiva P7 è una "locomotiva a scartamento ridotto" in quanto poteva viaggiare solo ed esclusivamente su binari più stretti il cui scartamento era pari a 760 mm, circa la metà di quelli odierni.

 

STORIA

Nei primi anni del 900' la città di Trieste era ancora sotto l'impero Austriaco e vi era la necessità di costruire una linea Ferroviaria che collegava la città di Trieste a Parenzo. Nacque così la tratta ferroviaria Trieste - Parenzo che, per motivi di costi (doveva essere una ferrovia economica), venne costruita a scartamento ridotto. Dato il tipo di scartamento, le officine di Krauss di Linz progettarono e produssero, a partire dal 1911, locomotive dedicate esclusivamente a questo tipo di tratta.

Con l'avvento della Prima Guerra Mondiale e la successiva sconfitta dell'Austria alla fine della guerra stessa (1918), come pegno di Guerra, venne annessa all'Italia la città di Trieste e le Ferrovie dello Stato ereditarono la linea Trieste - Parenzo e tutto il materiale ivi presente; in conto danni di guerra le F.S. ereditarono inoltre una nutrita quantità di pezzi di ricambio per le locomotive stesse (in quantità tale da poterle quasi costruire interamente).

Avendo a disposizione tutti i progetti originali e il 50% circa dei pezzi utili alla produzione, le ferrovie italiane, nel lontano 1922, decisero di far costruire 9 locomotive (dalla P1 alla P9) a scartamento ridotto nei capannoni delle Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia per essere utilizzate nella tratta ferroviaria Trieste - Parenzo ed altre linee a scartamento ridotto della Sicilia. La sigla P7 infatti, sta ad indicare la locomotiva tipo P, n°7 prodotta per la tratta Parenzana.

 

RITROVAMENTO

La storia della locomotiva P7, unico esemplare ritrovato dei nove prodotti, è davvero avvincente e travagliata. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la P4 e la P7 vennero richiamate dall'esercito per operazioni belliche e distolte dalla linea Parenzana. La P7 venne dirottata verso il centro Italia su un carro ferroviario che si fermò nella città di Parma dove rimase sino alla fine della guerra. Scampata miracolosamente ad un bombardamento venne recuperata, restaurata e collocata all'interno del Museo della scienza e della tecnica di Milano. La P4 invece risulta attualmente dispersa in Jugoslavia.

 

Un ringraziamento speciale per il supporto tecnico/storico a Gabriele Savi e Alberto Sgarbi di SAFRE.

 

FOTO

 

1 Risposta

  1. Ci sono un paio di imprecisioni nell'articolo. In realtà la numerazione fu da P4 a P12, in quanto le P1, P2 e P3 erano ancora funzionanti ed utilizzate (nel 1922) sulla linea a scartamento ridotto Trieste-Parenzo. La vicenda fu un po' più complessa, in quanto la linea Trieste-Parenzo fu chiusa nel 1935. Le locomotive furono tutte indirizzate ad essere utilizzate in Sicilia sulla linea a scartamento metrico Palermo Agrigento previo cambio di scartamento presso le Officine di Sant'Erasmo a Palermo. Il cambio di scartamento richiese per varie motivazioni sia burocratiche che di materiali svariati anni (ricordiamoci che l'Italia all'epoca era sottoposta a sanzioni dalla Società delle Nazioni). Allo scoppio della II Guerra Mondiale il cambio di scartamento era stato effettuato su 10 locomotive, e all'atto dell'invasione da parte dell'Italia della allora Jugoslavia ci si accorse che servivano locomotive adatte allo scartamento di 760 mm, chiamato tra l'altro proprio "scartamento bosniaco" per il gran numero di linee con questo scartamento presenti in zona. Il resto è corretto, la P4 raggiunse (e si perse nella) Bosnia, la P7 invece causa l'armistizio dell'8 settembre 1943 si fermò a Parma. Entrambe le notizie sono tratte dal libro "Cara Parenzana" di Giulio Roselli.

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